SCIA e SCIA 2 – novità introdotte dai decreti legislativi 126 e 222 del 2016
In seguito alle modifiche introdotte al testo unico per l’edilizia, il Dipartimento della Funzione pubblica ha pubblicato la guida alle nuove disposizioni in materia di SCIA e di individuazione dei regimi amministrativi. Il documento ha lo scopo di orientare professionisti, imprese e Amministrazioni nelle nuove procedure semplificate introdotte dai decreti legislativi n. 126 e n. 222 del 2016 aventi la finalità di garantire:
– certezza sulle regole da seguire per avviare un’attività e sui regimi ad essa applicabili;
– tempi certi;
– un unico sportello a cui rivolgersi
– modulistica unificata
Il decreto legislativo n. 126/2016 individua la disciplina generale applicabile alle attività private non soggette ad autorizzazione espressa e soggette a segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Definisce, inoltre, le modalità di presentazione di segnalazioni o istanze alla Pubblica Amministrazione.
Il decreto legislativo n. 222/2016 (decreto SCIA 2) ha provveduto a mappare le diverse attività private nei campi dell’edilizia, del commercio e dell’ambiente, specificando per ciascuna di esse quale procedimento occorre attivare. In particolare, individua in apposita tabella le attività oggetto di comunicazione, di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), di silenzio assenso nonché quelle per cui è necessario un provvedimento espresso. Detta, inoltre, specifiche disposizioni normative di coordinamento.
Guida al decreto SCIA e SCIA 2
Nella guida riservata a cittadini e imprese viene chiarito che per avviare un’attività o un intervento edilizio il cittadino presenta una sola volta le domande, le segnalazioni e le comunicazioni allo sportello unico del Comune. E’ compito dello sportello unico inviarle, poi, alle Amministrazioni interessate (ASL, Vigili del fuoco, ecc.) per i controlli di loro competenza: la Pubblica Amministrazione “chiede una sola volta” al cittadino o all’impresa.
Ricordiamo che l’attività inizia subito e le Amministrazioni hanno 30 giorni di tempo per bloccare i lavori.
Per le Amministrazioni, invece, viene chiarito come adottare la modulistica standardizzata, quali sono i documenti che sono tenute a pubblicare sui propri siti istituzionali e le tempistiche da rispettare nelle diverse procedure.